4 pratici consigli per una ristrutturazione di successo
A quanti è successo di imbattersi in una ristrutturazione, magari come prima casa, ampliamento o modifica di quella già di proprietà, le frasi che maggiormente si sentono dire sono tutte finalizzate a scoraggiare l’azione.
Vengono evidenziate e spesso enfatizzate le difficoltà di coordinamento dei lavori, la scarsa serietà dell’impresa, il disordine cronologico delle lavorazioni, tutti questi fattori generano insoddisfazione e frustrazione del proprietario di casa, creando stress e malcontento, a volte anche all’interno delle famiglie e attriti nei rapporti sociali più stretti.

Ma non è sempre così…
Ristrutturare è bello!
Basta affidarsi alle persone giuste per scoprire che ristrutturare può diventare una bellissima esperienza, un coinvolgente gioco di squadra dalle poche e semplici regole.
Questo mio report vuole darti 4 piccoli, ma importantissimi consigli per ottenere una “ristrutturazione con i fiocchi”, 4 regolette da tenere ben presenti fin dall’inizio, quando si decide di rinnovare casa.
4 semplici trucchetti per organizzare tutto per tempo, per non farsi trovare impreparati nel momento giusto, farsi prendere dalla fretta e dal panico, ma potersi quindi concedere spazio anche per se stessi.
Mi chiamo Annamaria Mazzola, architetto per passione e professione, sono specializzata in ristrutturazioni di abitazioni, dal piccolo appartamento al grande edificio che sia, il mio obiettivo è quello di trasformarlo nella “tua casa” evitando tutti quei possibili errori, scelte sbagliate ed inutili stress.
Alla fine di questo report avrai appreso alcune nozioni che ti permetteranno di decidere con più facilità e velocità l’immagine che vorrai dare alla tua casa, sarai quindi tu a stabilire che stile attribuirle e questo non solo renderà più semplici e veloci i lavori, ma eviterà continui ripensamenti e successivi pentimenti.
Scoprirai come è bello e facile ristrutturare, quanta soddisfazione può dare far parte di una squadra, sentirsi utili e sopratutto poter dire “è casa mia, l’ho fatta io“
Ma allora cosa aspetti?