
Rinnovare le facciate: cambia faccia alla tua casa
La facciata della casa è un elemento importantissimo, non solo perchè è il biglietto da visita con il quale si presenta un edificio, ma anche sotto un profilo tecnico- funzionale. Quante volte ti è capitato di essere invitati da amici e parenti per l’inaugurazione della loro nuova casa, magari anche dopo una ristrutturazione, e dover cambiare opinione solo dopo aver varcato la porta? Quante sono le abitazioni dove l’involucro esterno non rispecchia la loro bellezza interiore? La risposta è molto semplice, tantissime, basti pensare che più del 70% delle ristrutturazione svolte, hanno avuto come oggetto di intervento solo lavorazioni interne alle unità abitative, trascurando totalmente, per svariati motivi, tutto quello che riguarda il “mondo fuori…dalla porta”.
Rinnovare le facciate: perchè l’immagine è importate
Cambiare faccia alla propria casa è importante perchè, anche il suo interno nè acquista di valore, se poi pensiamo alla sua quotazione o possibilità di vendita, questi sono fattori che possono aumentare il numero di potenziali acquirenti, sicuramente più incoraggiati all’acquisto di un bene che si presenta piacevole alla vista e in ordine, piuttosto che trasandato e fatiscente. Se hai ristrutturato casa o stai pensando di farlo, dovrai indubbiamente spendere dei soldi e allora perchè non farlo nel migliori dei modi, pensiamo a quando riceviamo un regalo, la prima impressione è influenzata certamente da come si presenta, dalla fattura del pacchetto, da questa poi si capisce anche quanto una persona tiene a noi, più il pacchetto è curato più il nostro stato di piacere aumenta, la stessa cosa succede per le case.
Rinnovare le facciate: perchè la struttura è importante
Abbiamo già parlato dell’importanza dell’estetica ma anche sotto il profilo strutturale non possiamo sottovalutarla. Prenderci cura della nostra casa non vuol dire solo tenerla pulita e in ordine, ma anche preoccuparci della sua salute, ma questo cosa vuol dire in pratica? Crepe, fessurazioni, rigonfiamenti dell’intonaco, macchie e aloni neri sono solo alcuni dei sintomi che la nostra casa ci trasmette, un linguaggio tutto suo per dirci che c’è qualcosa che non va e che sarebbe opportuno intervenire tempestivamente per migliorare la sua, ma anche la nostra salute, rendendo gli ambienti più salubri.
La facciata di un edificio è come una pelle, crepe e fessurazioni sono ferite che, a lungo andare permetteranno all’acqua e all’umidità di entrare e danneggiare quindi i materiali da costruzione con i quali l’edificio stesso è costruito.
Dagli anni ’50 e per tutto il trentennio successivo, sono stati impiegati diversi tipi di materiali da rivestimento che, oltre ad essere impermeabili, impedivano la traspirazione verso l’esterno dell’umidità da noi prodotta nelle nostre case, con la conseguente formazione di muffe e macchie sulle pareti interne dei locali, principalmente camere da letto, cucine e bagni, creando ambienti malsani per la nostra salute.
Oggi è possibile intervenire anche su vecchi edifici con materiali adeguati alla conservazione della struttura, alla traspirazione e al miglioramento dell’isolamento termico e acustico anche per un maggior risparmio in termini di consumi energetici.
Rinnovare le facciate: quali materiali scegliere
L’industria delle costruzione ha veramente fatto grandi passi dagli anni ’80 ad oggi in materia di finitura di facciate, si va dal semplice intonaco o rasatura e tinteggiatura all’applicazione di veri e propri materiali da rivestimento come ceramiche dal grande formato, pannelli in alluminio, lastre di vetro, listelli di legno, cotto, pietra ecc…insomma ce n’è davvero per tutti i gusti e stili differenti.
Molti di questi elementi sono stati usati anche in passato ma applicati con tecniche differenti da quelle usate oggi, con risultati spesso disastrosi. L’introduzione del metodo della “facciata ventilata” ha permesso di migliorare notevolmente l’isolamento termico e acustico dell’edificio e sopratutto la sua durata nel tempo. Si tratta dell’applicazione a secco, sulla facciata esterna del fabbricato, di lastre, listelli, pannelli ecc… di varia natura, che per mezzo di una struttura di sostegno, permettano a tali materiali di non aderire perfettamente al muro ma lasciano uno spazio idoneo al passaggio di aria, e da qui nasce la definizione di “facciata ventilata”, in quanto si è scoperto che è proprio l’elemento aria il miglior isolamento termico. Questo “cuscinetto d’aria” abbinato al materiale scelto, permette ai nostri muri perimetrali di rimanere freschi anche a temperature elevate e caldi nei mesi invernali con temperature più rigide.
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